Gioielli in argento che sfuggano alla banale logica del basso costo, ma che esaltino le caratteristiche di questo nobile metallo… Oggetti improponibili con altri metalli… Restituire la dovuta dignità ai gioielli in argento…
Non basta.
Per noi la pietra è l’anima maschile del gioiello, in quanto inalterabile, dura, alla ricerca della luce, mentre il metallo ne è l’anima femminile perché duttile, si lega alla pietra e al dito, racconta la storia… In quest’ottica, l’argento è più “femminile” dell’oro, in quanto legato più alla Luna che al Sole.
L’argento, anche se lo si usa quasi puro al 925‰, è molto più leggero dell’oro e del platino. Si possono quindi creare vere e proprie sculture, senza problemi di portabilità. Talvolta, gli oggetti in argento vengono rodiati, per preservarne la lucentezza, e dare un aspetto che ricorda quello del cosiddetto “oro bianco”. Noi siamo contrari a questa pratica. L’argento imbrunisce col tempo, ma è batteriostatico. Anche se scurisce un po’, quello non è sporco, ma una caratteristica del metallo, un aspetto della sua personalità, al quale non intendiamo rinunciare.
Il primo anello è un albero che sorregge una sfera. Il più famoso albero con sfera è quello del Giardino dell’Eden, e la sfera era una mela… In tutte le tradizioni sia l’albero, sia la sfera, sono simboli carichi di significati archetipi profondi e istintivi.
Rami d’argento e sfere di pietra.
Sembra un buon inizio.