PREFAZIONE
ALLA NUOVA EDIZIONE 2000
Sono passati più di vent’anni dalla prima edizione. Siamo goffamente entrati in un nuovo millennio; il Kalijuga avanza con arroganza verso la sua fine; la New Age si è un po’ imborghesita, ed è merce di scambio nei mercatini e su Internet. Le pietre preziose non sono mai state trattate così male come nella fine del secolo appena trascorso. I loro colori sono sempre più mistificati in laboratorio. Il loro commercio è in mano a oscuri gruppi di potere. La loro bellezza è oscurata da sedicenti maghi che le utilizzano per i loro imbrogli. Il loro valore è dettato da fredde leggi di marketing. Le informazioni su come stanno veramente le cose non passano. La gioielleria, che dovrebbe essere un inno alla freschezza e alla luce, è succube di mode e leggi di mercato. L’ecologia è sconosciuta nei testi e nei corsi di gemmologia più o meno ufficiali. Le pietre più belle e luminose sono mischiate con le spoglie di animali vivisezionati per tutta la loro vita, come le perle, e con ciondoletti e collanine di corallo, ottenuto depredando i più bei fondali marini. Non abbiamo fretta. Continuiamo a ristampare questo libro, a proporre nuove edizioni, e lo stiamo affiancando da un programma editoriale di più ampio respiro. Di questo ringraziamo i nostri lettori, che sono i nostri principali distributori, e che ci hanno appoggiato con vero affetto e partecipazione. Una vita professionale dedicata alle pietre per sottolineare una sola cosa: “Noi siamo dalla parte delle Pietre!” E siamo convinti che, a partire dalle pietre, si possa migliorare il nostro futuro.
Le pietre preziose sono la ricerca del bello nelle piccole cose. È una ricerca splendida, che ci fa partecipare all’intima bellezza e armonia della natura, e ci fa diventare più belli e luminosi. Sono emozioni troppo belle per viverle da soli, per questo ringraziamo e salutiamo chi, leggendoci, ci tiene compagnia, e chi, avendoci letto, guarda le pietre con occhio più attento e partecipe.
Paolo Severi, gennaio 2000
PREFAZIONE
ALL’EDIZIONE 1992
Sono passati più di dieci anni dalla prima edizione. Un tempo lungo per un libro, un tempo insignificante per una pietra preziosa. Forse è per questo che “Pietre non ordinarie” non è invecchiato e, con ogni probabilità, come le sue pietre, non invecchierà mai.
Comunque, qualcosa è cambiato nel mondo della gemmologia.
I trattamenti per “abbellire” le pietre naturali si sono fatti sempre più pesanti, mentre la costruzione in laboratorio di pietre false, simili però alle naturali, continua a infestare il mercato. I confini fra gioielleria, oreficeria, bigiotteria e paccottiglieria sono estremamente sfumati. Resti di animali viventi, anche se ancora per poco, perché in via di estinzione, continuano a essere serenamente spacciati per “pietre preziose”.
Ma basta parlare di tristezze: siamo entrati ufficialmente nella “New Age”, e le pietre sono in prima linea a portare messaggi di freschezza, interiorizzazione, partecipazione, positività, libertà, bellezza; di allargamento degli orizzonti spirituali. Le pietre, finalmente, vengono cercate anche per aspetti che vanno al di là del “quantitativo”.
Oggi, con le pietre preziose si medita, ci si cura, si attivano blande magie, si legge il futuro con il libro dell’ “I King”. Sono i segni di una nuova cultura che, malgrado tutto, si fa sempre più strada fra i giovani, fra i meno giovani, fra i senza età cui non importa il passare del tempo. Sono segni positivi: non bisogna vivere con speranza, rassegnazione o pessimismo. Bisogna vivere con gioia.
Le pietre preziose sono un invito a cercare la bellezza e la luce nelle piccole cose. E non c’è cosa, per piccola che sia, senza un po’ di luce, di bellezza e di preziosità.
Pavia, maggio 1992.
PREFAZIONE
ALLA I EDIZIONE 1980
Si parlerà di sassi, cristalli, pietre preziose, gemme; di colori e proprietà fisiche che sono la parte sensibile di proprietà e luminosità di altri ordini.
Si parlerà della Pietra Filosofale, del Sacro Vaso del Graal, della prima pietra scagliata da chi è senza colpa, di uomini che sono polvere e che torneranno a essere polvere, di prime pietre posate per edificare la Torre di Babele.
Si conteranno fiabe, si parlerà di ecologia, si scaverà nella simbologia.
La pietra, elemento pesante e quasi “emblema” della materia e del materialismo, non è poi così “materiale”.
E, parlando di cristalli, si parlerà di ghiaccio, di acqua, di cristalli organici, di pietre che diventano uomini, di pietre che vivono e parlano, di una possibile comunione con la Natura a livelli di ben più ampio respiro degli attuali.
E si parlerà di microcristalli intuibili al microscopio, e di quei cristalli un poco più grandi che sono le costellazioni e le galassie. Da qui, rapporti zodiacali fra pietre preziose e costellazioni, con frequenti passaggi fra micro e macrocosmo, fra metafisica ed ecologia, fra argomentazioni scientifiche e canti d’amore per la natura.
Nell’età dell’oro, le pietre preziose si trovavano con facilità ovunque. Sta a noi ritrovare le pietre preziose che sono celate nel nostro giardino, che sono il tesoro nascosto alla fine dell’arcobaleno, racchiuse negli scrigni di gnomi, elfi e geni dei boschi e che da sempre sono lì, disponibili in abbondanza per chiunque le sappia vedere e le desideri con amore.