Magia, pietre e gioielli
In bottega capita che mi chiedano le pietre più strane, magari leggendone i nomi su di un foglietto. Alle spalle di queste richieste c’è spesso la speranza che quella pietra possa essere il tramite di una guarigione o di una realizzazione più o meno magica. Troppi clienti, amici, visitatori del mio sito continuano a stuzzicarmi su questi argomenti, per cui cercherò, se non proprio di sciogliere ogni dubbio sulle relazioni fra pietre e magia, di esporre il mio parere.
Per prima cosa, parto dalla conclusione: “Se pietre preziose e gioielli non fossero pervasi da un pizzico di magia, non se ne venderebbe nemmeno uno”.
Tutto sta a intenderci sul termine “Magia” che, proprio per la sua natura non ordinaria, sfugge a ogni possibile definizione. I dizionari consultati propongono definizioni differenti e, spesso, contraddittorie; penso che ognuno abbia una sua personale idea in merito.
Nel mio lavoro “Pietre non Ordinarie”, parlando di zodiaci, scrivevo:
-Per quanto riguarda zodiaco e oroscopi, gli atteggiamenti più comuni sono:
-a) accettare ogni cosa che venga detta da chiunque;
-b) rifiutare ogni cosa venga detta da chiunque;
-c) fare calcoli complicatissimi senza peraltro capirne il senso.
Purtroppo, atteggiamenti meno ottusi sono estremamente rari.
Parlando di magia, non c’è da cambiare una virgola.
Qui di seguito riporto una definizione tratta da Wikipedia.
La magia oggi Il panorama della magia dei nostri giorni è molto variegato e di difficile analisi sistematica, soprattutto a causa del coacervo sincretistico che caratterizza la maggior parte delle odierne dottrine magiche, esoteriche e occultistiche. In genere il substrato comune è costituito da alcune teorie che si riallacciano alle tradizioni neoplatoniche, gnostiche, ermetiche, cabalistiche, astrologiche, alchimistiche e mitologiche antiche.
Autocompiacimento di paroloni autoreferenziali, come dire: “Io sono qui, tu sei lì, la magia è, forse, da qualche altra parte…”
Anziché cercare di rispondere all’assurda domanda: “Cos’è la magia?”, proviamo a chiederci: “Cosa non è magia?”
Sono più le domande senza risposta che quelle con una risposta inequivocabile, per cui anche l’ambito della magia è sconfinato, toccando emozioni, sogni, desideri, fortuna, ambizioni, spiritualità, sentimenti, arte e tutto ciò che non è quantificabile, oltre a gran parte di ciò che è anche, in qualche misura, quantificabile. Ovviamente, il “magico” non può essere misurato con bilancia, metro e orologio. Più o meno tutti abbiamo avuto qualche esperienza non spiegabile che riteniamo abbia avuto a che fare con la “magia”. Sono anche convinto che la caccia alle streghe tutt’ora in atto che tende a screditare non solo tutto ciò che puzza di magia, ma addirittura tutto ciò che non si conosce, abbia frenato, e continui a frenare, l’arte, i sentimenti, le emozioni, la gioia di vivere, la bellezza, la ricerca spirituale, e abbia favorito la crescita infestante di imbroglioni, spacciatori di paradisi artificiali, falsi maestri e lo squallore della imperante omologazione culturale.
Insomma, per come la vedo io, senza un po’ di magia non ci può essere arte, emozione, piacere, gu¬sto per la bellezza. Senza un po’ di magia, nessuna pietra sarebbe “preziosa”. Senza un po’ di magia, nessuno comprerebbe mai un gioiello.
La nostra “Formula Magica” è sempre la stessa: “La ricerca del Bello nelle piccole cose”. Ed è per questo che i nostri gioielli hanno quel pizzico di magia in più.
Se lego un gioiello, o una pietra, alle tue storie e alle tue emozioni, non importa se questa è o meno un’operazione magica. È sicuramente una ricerca di sintonia con la “tua” ricerca del bello e dell’armonia. Il piacere che ne può derivare non potrà essere misurato con bilancia, metro e orologio, ma sarà un piacere tutto tuo.
Ma mi si chiede di non rimanere nel vago, in molti mi chiedono cosa ne penso di pendolini, tarocchi, I-Ching, zodiaco, talismani e di quant’altro ruota attorno alla Magia e ai suoi strumenti.
Ci provo.
Oltre a ciò che sappiamo e ricordiamo, il nostro subconscio e il nostro istinto sono in grado di sapere e ricordare cose che neanche immaginiamo. Talvolta, pendolino, I-Ching, tarocchi, talismani, pietre, possono essere il tramite per “bypassare” i blocchi che la nostra razionalità ci vuole imporre, e prendere decisioni in base a conoscenze che credevamo di non avere e che, invece, da qualche, parte erano sopite. Questi “tramiti” li posso anche chiamare con altri nomi, come spirito guida, angelo, protettore, non importa. Si tratta solo di risvegliare delle conoscenze che già ci sono da qualche parte. A questo stadio, non è quindi possibile indovinare i numeri del lotto, ma è plausibile, per esempio, scegliere un regalo con cui fare una gran bella figura, o una pietra che ci dia soddisfazione e gioia nel guardarla.
Quando un cliente è indeciso fra due o tre pietre, gli metto un mano un biotensor, del quale generalmente non conosce nemmeno l’esistenza, gli propongo, sorridendo, di fare scegliere da questa sorta di pendolino, la situazione si sdrammatizza, e il cliente sceglie con sicurezza quello che, a un certo livello, già sapeva che avrebbe voluto scegliere, ma che mille condizionamenti frenavano e confondevano. Funziona quasi sempre, e so benissimo che non è magia.
Mi è capitato di cimentarmi con l’I-Ching. Uso un sistema tutto mio (lo si può leggere nel mio “Perché le pietre Preziose?”). Certo, la lettura dell’I-Ching richiede tranquillità e tempo, ma è una disciplina fantastica. E so benissimo che non è magia.
Insomma, tutti abbiamo la possibilità di ampliare i nostri orizzonti e le nostre capacità, siano esse intellettuali, fisiche, spirituali, artistiche, sociali, lavorative, emozionali, meditative, percettive, sensitive, di realizzazione, eccetera. Lo studio, la meditazione, l’uso di certi strumenti, la partrecipazione a gruppi di lavoro, può aiutare a raggiungere risultati fantastici. E so benissimo che non è magia. Perché non sopporto la magia come scorciatoia, pigrizia, demandare ad altri decisioni, conoscenze e responsabilità che è giusto che competano a me.
Forse ho deluso chi voleva annusare l’aroma del pentolone celtico in ebollizione con misteriosi intrugli, pazienza, ma il consiglio che mi sento di offrire è molto semplice: se risvegli il mago che è in te, non avrai bisogno di cercarne altri. Una bella pietra ti può aiutare? E perché no?
Seguendo il Link, potrete leggere il capitolo 73 del mio libro “Perché le pietre preziose?”, in cui suggerisco un simpatico sistema di lettura dell’I-Ching. Per quanto riguarda pendolini e biotensor, mi diverto a costruirne di molto belli. Non ho la sensitività di certi professionisti, che però mi garantiscono che i miei pendolini funzionano molto bene.