Top Menu

Luce nella Cripta di San Michele Maggiore.

Le cinque finestre all’esterno della cripta della Basilica di San Michele di Pavia sono enormi e si infossano a imbuto verso il sottosuolo. Erano fatte per convogliare la luce all’interno, a costo di grande impegno architettonico. Non un solo centimetro di progettazione era lasciato al caso.

Da molti anni tutte le finestre sono ermeticamente chiuse, mentre quella centrale è anche oscurata.

Mi sono posto il problema: com’era l’atmosfera della cripta con la luce proveniente dalle finestre? Ho chiesto e ottenuto il permesso di realizzare, a mie spese, una installazione temporanea che, simulando la luce del sole, illuminasse la cripta dalle finestre, variando di ora in ora, come avverrebbe con il sole vero.

Ho utilizzato dei fari a Led di ultima generazione, con una gradazione cromatica simile a quella della luce naturale, posti dietro alle quattro finestre vetrate accessibili (le attuali lampadine alogene hanno una luce innaturalmente calda, e consumano circa 4.000 W/ora, contro i 250 – 400 W/ora del mio progetto.) Non ho potuto arretrare i fari come avrei voluto, perché avrei illuminato un vano deteriorato e non in grado di diffondere la luce. Ovviamente, i fari vicini ai vetri delle finestre risultavano un po’ abbaglianti. Malgrado ciò, l’atmosfera, la leggibilità delle sculture romaniche, il senso di plastica spazialità delle volte e delle colonne, l’impressione di essere in una situazione di luce naturale, sono tutte cose impagabili. Nel breve periodo della prova ho avuto commenti e riscontri di vero entusiasmo. Per ripetere la prova con i fari posti più indietro bisogna sistemare i vani delle finestre, e basterebbero solo due-tremila Euro. La speranza è di trovarli in fretta.

btt