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EVVIVA IL QUARZO! Ce ne sono di mille varietà diverse, una più bella dell’altra e, le più comuni, sono accessibili a tutte le tasche. Il quarzo può essere usato come cristallo, come pietra semigrezza, come gemma sfaccettata o cabochon, e può avere i colori e le forme più incredibili.
Quando è incolore si chiama “Ialino”, ha una trasparenza di ghiaccio e i cristalli sembrano appena usciti da una fiaba.
Se è giallo, si chiama “Citrino” (i nostri nonni lo chiamavano impropriamente “Topazio”, che è tutt’altra pietra). Naturalmente ci sono molte sfumature di giallo, fino al marrone.
Il quarzo rosa è raramente trasparente, ha un colore pastoso e, talvolta, fa vivere una luminosa stella a sei raggi.
Se è viola, abbiamo a che fare con le “Ametiste”, che vanno dal lilla pallido che sembra glicine, al viola porpora intenso che ti fa venire in mente gli anelli dei cardinali.
I quarzi più incredibili sono quelli con le inclusioni! Si tratta di emozionanti opere d’arte naturale che, se non ti dicono niente, c’è da preoccuparsi.
E i quarzi con la stella, e quelli che sembrano occhi di un gatto, e quelli che all’interno hanno una goccia di gas che si muove in una bolla d’acqua fossile… E sono tutti pezzi unici, insomma, un mondo tutto da esplorare.
Poi ci sono i “Silicati”, vale a dire pietre che sono delle varietà di quarzo più o meno massivo, e ognuna meriterebbe un capitolo a sé: Agate, Corniole, Calcedonio, Occhio di tigre, Occhio di ferro, Occhio di bue, Occhio di gatto… anche l’opale è una varietà di quarzo molto particolare, insomma, lo ripeto: VIVA IL QUARZO!

Ametista

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