Sì, d’accordo, ma cosa sono gli auguri? Pensieri? Propositi? Vibrazioni? Una sorta di preghiera che le cose vadano bene? Ricordo che i miei nonni, la cui saggezza contadina era cristallina, dicevano sempre “aiutati, che il Ciel t’aiuta”. Insomma, tutto dipende da me, da te, da ciascuno di noi. Quindi, che augurio fare a me, a te, a ciascuno di noi? Di avere la fiducia e la forza di tirare fuori il meglio di noi, anche quando le difficoltà, la sfiducia, la noia e la paura fanno sentire il loro alito pesante, e anche quando le cose sembrano andare per il verso giusto anche senza il nostro intervento. In ognuno di noi ci sono delle qualità inespresse, il nostro augurio è che ognuno di noi trovi l’energia per risvegliarle. E, se una bella pietra può servire come catalizzatore, come canalizzatore di buone energie, l’augurio è che ognuno trovi la “sua” pietra.