Noi siamo contastorie.
Non si usa più raccontare fiabe alla luce del caminetto o nel tepore della stalla.
Noi raccontiamo storie legate al territorio, alle emozioni, alla vita.
E lo facciamo con i nostri libri e i nostri gioielli.
Un pizzico di cultura e una scintilla di sorriso.
Sempre.




Pavia, Basilica di San Michele, cripta.
Una selva di colonne e capitelli romanici con liane, foglie, funghi, draghi, uccelletti, giovani in volo, strani animali. Bellissimo volto bonaccione. Sembra umano, gatto e cane. Occhi e orecchie ascoltano e scrutano lontano. L’Essere Superiore segue le cose del mondo in modo vigile e distaccato. Non Angelo o Demone, ma Maestro Custode.
Il suono dell’organo è potente, vibrano pancia e fumi d’incenso. Sopra, la cerimonia è solenne, ma, nella penombra della cripta, anche le sculture tremolano alla luce delle candele, ma ecco, si avvicina un volto maestoso, sorridente, lo sguardo luminoso, la scultura, prima grigia è ora color pastello, forse mi parla, no, solo un sorriso, ma che sorriso! Un sorriso che ti scioglie l’anima e ti invita a sorridere a ogni aspetto della Manifestazione… e il volto si allontana… e nuovamente la musica dell’organo si sostituisce al brusio delle foglie scolpite… e i capitelli tornano del colore della pietra, ma quel volto dalle lunghe orecchie, sì, quel volto continua a sorridere.
Capitello romanico – X-XII secolo. – Riproduzione in argento brunito effettuata con sistemi di fotogrammetria tridimensionale. La scultura ripropone con grandissima fedeltà le proporzioni e i dettagli dell’originale. Si ringraziano l’Ufficio Beni Culturali ecclesiastici della diocesi di Pavia e la Basilica di San Michele per la collaborazione.
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