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L’Anello della Vittoria

Una sfida, ogni tanto, va sostenuta. La vittoria, non è il successo.

Una sfida, di quando in quando, bisogna sostenerla. Un esame, un passaggio di carriera, una competizione sportiva, una qualunque cosa che in quel periodo ci coinvolge totalmente. La vittoria è legata ad un evento particolare; non è da confondersi col successo, che coinvolge un tempo più lungo e tutta una personalità. Il rubino non va portato da solo. Vogliamo godere il piacere della sfida, e vogliamo vincere perché lo meritiamo. Un bel rubino, non troppo grande, ma luminoso. Al suo fianco, un minuscolo zaffiro blu, con una punta di viola. Quel poco di rosso cupo che c’è nello zaffiro,accende e fa fiammeggiare il rubino, e anche la nostra prestazione sarà particolarmente brillante. Con un piccolo diamante a taglio quadrato, il pulsare delle pietre sarà ancora più accentuato. Va indossato in occasioni specifiche, ed è bene cambiarlo spesso di dito. Muscoli, mente, spirito, ambiente, tutto deve partecipare alla gara per portare alla vittoria. Finita la prova, i libri vanno venduti al mercatino dell’usato, le scarpe da ginnastica pulite e ritirate, e l’anello riposto nel suo scatolino d’argento, dopo averlo lavato con acqua salata.

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