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The Smart Stone Ring

L’anima femminile del gioiello è il metallo, mentre la pietra ne è l’anima maschile. Quasi tutti gli anelli in circolazione, pur rispettando inconsciamente questa realtà, offrono una visione distorta dei due aspetti. Non critico il vecchio, ma voglio costruire un nuovo gioiello che sia all’altezza del suo ruolo culturale. Il metallo, femminile, è plastico, duttile, malleabile. Se un anello ti va largo o stretto, bisogna segare il gambo e rifarne un pezzo, altro che duttile e malleabile. I nostri nuovi anelli si possono allargare e stringere con una semplice pinzetta con le punte tonde.
L’anello è una estensione, un prolungamento, uno slancio del dito e della personalità. Il mio anello continua oltre alla nocca, e le dita appaiono più slanciate. È veramente comodo, non gira sul dito, offre una gradevole sensazione di benessere, piacere e sicurezza.
Il metallo trattiene la pietra e si lega al dito senza nascondersi, tiene conto della sua fisiologia, non è un semplice cerchio modificato. Fra metallo e pietra c’è unione, partecipazione, storia comune, anche se con ruoli differenti.
Avevo detto che non avrei criticato il vecchio. Ho mentito. Però è bello vedere lo stupore negli occhi di chi, forse con un po’ di perplessità, indossa uno di questi anelli e sperimenta un piacere inaspettato.
Pensa: possiamo trasformare in anello quasi ogni pietra che abbia una dimensione adeguata, anche quella che hai raccolto in quella spiaggia…
Nella gioielleria tradizionale, le pietre sono quasi sempre lavorate con forme e dimensioni standardizzate. Qui sono enormemente più libere, possono essere pietre grezze, semigrezze, sfaccettate, cabochon, cristalli, ambre, anche con l’immacolata forma che Madre Natura ha dato loro milioni di anni fa. Tutte pietre veramente uniche!
Un’ampia superficie di pietra ti accarezza il dito. Il piacere di questo contatto, se non lo provi, non lo puoi capire.

Sasso di fiume
E chi non ha mai raccolto un bel sasso bianco, dalla forma levigata, così piacevole da accarezzare? Ora, sarà lui ad accarezzare il tuo dito.

Zaffiro del Madagascar
Nel suo blu molto scuro c’è un baluginio di luci chiare, i bordi sono l’esagono del cristallo naturale, la superficie è lavorata a cabochon, oppure è stato mantenuto l’aspetto originario, che è uno spettacolo da osservare con la lente d’ingrandimento. Perfetto, sia per uomo, sia per donna.

Cristallo di rubino grezzo
Così come lo ha fatto Madre Natura. L’ho lavorato solo per farlo trattenere dall’argento e perché accarezzasse con delicatezza il dito. Se ne osservi la superficie con una lente d’ingrandimento, hai la dimostrazione che Madre Natura di compiace dell’essere artista. Se ti vuoi emozionare, illuminalo con una luce ultravioletta.

Agata del Marocco
Anni fa avevo scritto che ci sono solo due tipi di agate: quelle belle, e quelle tremendamente belle.

Lapislazzuli, sfera
Il lapislazzuli è fra le pietre preziose più antiche dell’umanità. Può raccontare talmente tante storie, che la sua forma ideale è la sfera. Così ho lavorato questa sfera in modo che nascesse dal dito. Anche se di dimensioni generose, è comodissimo da indossare e, avere al dito una volta celeste tutta per te, beh, non è da tutti 🙂

Ocean diasper, sfera
Se con il Lapislazzuli puoi avere al dito una tua volta stellata, con questo Diaspro hai un fondale marino tutto per te.

Punta di cristallo di quarzo citrino
Bisogna provarlo per capire quanto sia bello, comodo, piacevole da indossare. La forma del cristallo di quarzo è veramente un canto all’armonia di Madre Natura. Così assurdamente regolare, con quelle faccette di un lucido che ti ci puoi specchiare e, se lo guardi alla lente, ci vedi un paesaggio di forme spigolose che sono un incanto.

Ambra baltica
La lavorazione ha rispettato la forma del grezzo di partenza, sia negli esemplari trasparenti, sia in quelli opachi. All’interno sono ancora visibili tracce della vita che l’ha fatta vibrare 50 milioni di anni fa: resti organici di foglie, polline, semi, cortecce, rametti e, talvolta, insetti. Vale la pena scrutarla con la lente d’ingrandimento. L’ambra è leggerissima, quindi si può esagerare con le dimensioni 🙂

Ametista sfera
Quarzo ialino incolore, quarzo citrino giallo, quarzo ametista viola, tutti si prestano a essere lavorati a sfera e a cabochon. Ricordiamo che le pietre sfaccettate brillano verso l’esterno, mentre quelle curve, a cabochon, sono più introspettive, meditative.

Zaffiro blu intenso del Madagascar.
Al sole prende vita e si scioglie in azzurro e lampi chiari.

btt