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SPINELLO

Foto 1- Grezzo a chiara forma ottaedrica. Solo il minuscolo ottaedro è qualità da taglio.
Foto 2 – Spinello viola glicine; queste pietre assumono un colore diverso in luce naturale o artificiale.

Quando mostri un lotto di spinelli a qualche incompetente, è inevitabile la battutina: “allora quasi quasi mi faccio uno spinello“, alludendo alla canapa indiana sotto forma di marijuana o di hascisc. Un nome sfortunato quindi, che lo confonde con cose che non c’entrano per nulla.

La durezza poi! Il topazio merita un posto tutto suo nella scala di Mhos; lo spinello, anche lui dichiarato di durezza 8, no. Anche come durezza è sfortunato.

I colori! Quando si esprime nei suoi colori più belli, blu fiordaliso, azzurro cielo, rosa salmone, rosso sangue, viola glicine, viola porpora, è praticamente indistinguibile ad occhio nudo dagli zaffiri e dai rubini più belli! I rossi più normali si trovano nelle stesse ghiaie gemmifere dei granati rodolite; hanno lo stesso colore, e per distinguerli bisogna usare appositi strumenti. Rubini e zaffiri di molti gioielli famosi, sono nella realtà spinelli. Colori bellissimi, ma troppo simili a quelli di altre pietre! I colori che lo spinello può vantare in esclusiva, non sono invece gran ché; un blu inchiostro, un viola spiccato; un blu quasi nero (molto simile alla tormalina schiorlite), un rosso mattone troppo scuro. Lo spinello è monorifrangente. Però ha una “birifrangenza anomala“, per cui di primo acchito agli strumenti si direbbe birifrangente. Una pietra camaleonte, che cerca il suo spazio rubandolo a quello di altre pietre. L’industria ha fatto tesoro di queste sue attitudini ad essere così simile ad altre pietre, e lo ha prodotto artificialmente in grandi quantità, a imitazione di quasi tutte le pietre naturali. Ironia della sorte, l’indice di rifrazione degli spinelli sintetici è leggermente superiore a quello dei naturali! E anche la birifrangenza anomala: al polariscopio appaiono ombre di seta stracciata, mentre nel naturale sembra ci siano veli di seta ondeggiante.

Foto 1 – Spinello color cannella. Questa pietra è molto simile d’aspetto al granato essonite.
Foto 2 – Rosa shocking in bell’esemplare di spinello di circa sette carati.
Foto 3 – Superbo viola cardinale in uno splendido esemplare di una decina di carati.
Foto 4 – Anche lo spinello, pur cristallizzando nel sistema cubico, può presentare il fenomeno della stella a sei raggi, come lo zaffiro.

Avevo comperato un lotto di spinelli e, alla lente, in una pietra vedo tre bolle sferiche. Scene di panico, perché le inclusioni di bolle sferiche sono appannaggio esclusivo delle pietre sintetiche; le naturali hanno inclusioni cristalline ad angoli netti. Al microscopio, le sfere continuano ad essere sfere! Aumento gli ingrandimenti, con la pietra in immersione in un liquido puzzolente, il monobromuro di naftalene, che serve per eliminare gli effetti della rifrazione, ed esamino nei dettagli una sfera. Continua ad essere una sfera, una bolla. Solo che è inserita in un perfetto esagono! Queste inclusioni si chiamano “bifasi“; sono costituite da un cristallo negativo (cioè dall’impronta di un cristallo che non c’è), e da una bolla di liquido. In certi casi c’è anche un minuscolo cristallo, e si chiamano “inclusioni trifasi“. Quando si incontrano inclusioni di questa bellezza, e che risolvono dubbi gemmologici piuttosto coinvolgenti (pietra naturale o bidone?), l’emozione e il piacere è grande.

Che strana pietra! Gli spinelli rossi più belli sono quelli birmani, e si trovano nelle stesse giaciture dei rubini; i migliori blu si trovano a Sri Lanka, ovviamente frammisti agli zaffiri; In India trovano spinelli color viola-inchiostro, assieme alle joliti di uguale colore. Sempre a Sri Lanka si trovano a Matara, nelle cave di granato rodolite, ed hanno colore identico. Talvolta lo zircone assume un colore rosso intenso del tutto particolare; anche lo spinello riesce ad avere quel colore. Esiste anche una varietà piuttosto rara, di colore arancione, del tutto simile al granato essonite. Naturalmente il colore azzurro chiaro non assomiglia allo zaffiro chiaro, ma all’acquamarina. Per farla completa, esistono anche rari esemplari di spinello stellato, con sei raggi luminosi, del tutto simile agli zaffiri e rubini stellati.
Tutte le pietre hanno una loro personalità; quella dello spinello si esprime cercando di confondersi con altre pietre. E’ un ruolo molto strano per una pietra. Un ruolo simile a quello dell’attore, che personifica le parti più svariate. Per questa ragione pensiamo che sia la pietra più indicata agli attori, ai commedianti, alle persone di spettacolo, agli scrittori e, perché no, a tutti quelli che nella vita amano il dubbio, lo scambio dei ruoli, e che vivono la loro avventura su questa terra come su di un grande palcoscenico, dove non si capisce da che parte siano gli attori e da quale gli spettatori.

SCHEDA TECNICA

CRISTALLIZZAZIONE: sistema monometrico.
COMPOSIZIONE CHIMICA BASE: alluminati di magnesio.
FORMULA CHIMICA: MgAl2O4
FORMULA CHIMICA GENERALE: R”O.R”’O3 (R”=Mg,Fe,Zn,Mn; R”’=Al,Fe,Cr,Mn)
DUREZZA : 8. Generalmente incide il topazio, senza esserne inciso; quindi la durezza è leggermente superiore a 8.
PESO SPECIFICO: 3.60 circa (dipende dagli elementi che lo compongono; le qualità zincifere possono superare il 4).
RIFRAZIONE: monorifrangente.
INDICE DI RIFRAZIONE: da 1.714 a 1.722.
COLORI: praticamente tutti i colori sono espressi dallo spinello; anche il verde (molto simile alle migliori tormaline), nel clorospinello e nel cromospinello.
GIACIMENTI: Birmania, Siam, Sri Lanka, Madagascar, Brasile, India, Russia.
SINTESI: viene prodotto non a imitazione dello spinello, ma a imitazione di quasi tutte le altre pietre preziose. Le sintesi hanno un indice di rifrazione generalmente più elevato (da 1.720 a 1.730), ed una birifrangenza anomala che, a polaroid incrociati, presentano un tipico effetto ottico, come di “seta stracciata“. Le prime sintesi risalgono alla metà del 1800.

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