
Smeraldo di “Muzo” (Colombia) di oltre 30ct, di buona qualità. In tutte le pietre di qualità, il colore è deciso, ma non pregiudica la brillantezza della gemma.
Quando in Oriente ho cercato storie di pietre, ho trovato leggende e fiabe zeppe di colori, profumi e avventure in cui principesse, divinità, maghi e intrighi si sovrapponevano con simbologie religiose e insegnamenti edificanti. È in quelle atmosfere che si è sviluppato il mio amore per le pietre.
Quando in Colombia ho cercato storie di smeraldi, ho trovato solo racconti di cronaca nera. Un vecchio saggio, che stranamente era riuscito a diventare vecchio pur vivendo nel distretto di Muzo, mi spiegava che, nel cercare gli smeraldi, si andavano a fiaccare le ossa della “Antica Madre”, e ciò era molto male. Perché lo smeraldo è cosa viva, anche se sembra senza vita. E la Antica Madre avrebbe ricreato l’equilibrio regalando un’altra gemma verde, la foglia, che sembra viva, ma che da la morte. Colombia. Terra di smeraldi, di droga, di gente bella e simpatica e cordiale e violenta oltre ogni dire.
Smeraldo. Pietra abbastanza tenera (durezza 7,5), viene rinvenuto principalmente in giacimenti primari (dove si è formato, e dove tuttora si sta accrescendo). Diamanti, zaffiri e rubini (durezza 9), generalmente vengono invece rinvenuti in giacimenti secondari (dove sono stati trasportati dagli antichi fiumi che avevano sgretolato la montagna in cui si erano sviluppati).
Una delle ragioni è la durezza: una pietra tenera non avrebbe retto allo stress di farsi rotolare dal torrente, e si sarebbe sbriciolata.

Lo smeraldo è sempre stato cercato lì dove era più prontamente disponibile: negli incredibili templi precolombiani, dai conquistadores che pensavano a fondere l’oro degli oggetti che razziavano e che verificavano a martellate la durezza degli smeraldi che trovavano in quegli oggetti. Oppure, direttamente dalla borsa dei cercatori di smeraldi, per i quali il momento del ritrovamento della pietra significa l’inizio della paura. Anche i commercianti non hanno vita facile; malgrado vivano in fortini incredibilmente protetti, rapine e ammazzamenti sono all’ordine del giorno. E all’origine, gli smeraldi li hanno cercati dove sono nati, nei giacimenti primari, dove con dinamite e altri sistemi si sbancano intere montagne, tutto per trarne qualche manciata di ciottoli esagonali di colore verde.
Verde sì, ma verde smeraldo.
Il colore verde è dato dalla mescolanza di blu e di giallo. Simbolicamente, il blu delle acque e del cielo col giallo del sole, originano il verde della terra. E il verde è in effetti il colore caratteristico delle terre emerse del nostro pianeta. Il verde è quindi il colore della trasformazione della terra in vita, e sembrerebbe che se questo colore, anziché nel regno vegetale, si formasse nel regno minerale, e in questo caso nello smeraldo, tale pietra verrebbe caricata di una energia fortissima, quasi che fosse l’energia della vita che non si può esprimere perché compressa in una pietra, e che quindi trova altre vie, emotive, magiche, sottili, per esprimersi e per incanalare le proprie capacità. E, molto spesso, sono vie violente.
Trasformare la terra in vita, è anche un segno del presunto potere della vita sulla terra. E, per questa ragione, allo smeraldo si è da sempre attribuita una valenza di “potere” superiore alle altre pietre preziose. Lo si ritrova su scettri, pugnali famosi, corone, decolté delle attrici più ambiziose.

Smeraldi naturali provenienza Colombia/cava di Muzo – ct 1,92 gemma di straordinaria brillantezza, trasparenza, colore (verde tendente al blu), velluto e ottima limpidezza. Gemma di estrema bellezza – ct 2,27 il colore molto intenso pregiudica un poco la brillantezza, ma non la trasparenza e il velluto.
“Un diamante lo si può desiderare per prestigio; un rubino per magia; uno zaffiro per amore; ma uno smeraldo sempre per cupidigia”. Questo bizzarro modo di vedere le pietre me lo ha insegnato un commerciante di Jaipur (India). Il fatto è che mentre mi mostrava le sue pietre, egli stesso si trasfigurava, diventando un serio professionista di stampo occidentale quando mi mostrava diamanti; un romantico sognatore con gli zaffiri; un mago geloso coi rubini. E quando mi ha fatto vedere gli smeraldi, assolutamente splendidi, di una luce, di un colore e di un valore inavvicinabili, i suoi occhi brillavano verde, orgoglioso di possedere cose di una bellezza superiore, e che non bastavano soldi per comperarle Colore. Come si sa, esistono molti sistemi per modificare il colore originario delle pietre. Lo smeraldo, contrariamente a moltissime pietre preziose, non cambia di colore con radiazioni o trattamenti termici.
Viene però sovente impregnato di olio, e ciò perché le microfratture al suo interno si comportano come vetro smerigliato, e diventano più trasparenti se unte. Ciò non è un grosso problema, perché la pietra assorbe per capillarità l’olio, e con altrettanta facilità può essere lavata. Inoltre, questi semplici trattamenti venivano praticati fin dall’antichità, e comunque non alterano le caratteristiche fisico-chimiche o energetiche della pietra (cosa che invece accade con radiazioni e trattamenti termici spinti). Quindi nessun grosso problema se la pietra è stata trattata con olio incolore; da censurare invece sono i trattamenti con olio verde, che non si limitano ad attenuare un difetto, ma vogliono aggiungere alla pietra un pregio assente. Oggi, si possono trovare pietre impregnate con vetro bassofondente o con resine epossidiche. Tali trattamenti devono essere dichiarati nei documenti di accompagnamento della gemma.

Smeraldo ct 3,10 Colombia/cava di Muzo di ottima brillantezza, trasparenza, colore (verde tendente al blu), velluto e limpidezza.

Bizzarre inclusioni nere, formano una figura tipica detta “trapice”. Queste rare curiosità gemmologiche provengono solo dal distretto di Muzo.
Gli smeraldi di buona qualità sono molto rari, e quindi sono molto costosi. Ciò ha sollecitato la ricerca industriale per produrre in laboratorio pietre sintetiche estremamente simili alle naturali. Fortunatamente, esistono anche molti laboratori di analisi gemmologica in grado di sciogliere, con semplicità, ogni dubbio.
Per cui, se avete delle perplessità su di una pietra, NON andate a disturbare un orafo o un gioielliere che, per quanto ricco di esperienza, raramente è un gemmologo professionista. Rivolgetevi con fiducia a un qualificato laboratorio di analisi; con pochi soldi risolverete i vostri dubbi, e avrete anche l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con un appassionato di pietre.
E la provenienza? d’accordo la Colombia. Ma esistono smeraldi che provengono dal Brasile, Zimbabuwe, Russia, India, Zambia, Austria, e da giacimenti minori in molte altre parti del globo. Inoltre, vi sono giacimenti che danno materiale più limpido di quello colombiano; altri che danno materiale più colorato, altri più brillante. Infine, sono tutti d’accordo che è difficile trovare posti più pericolosi della Colombia. Ciò nonostante, chi dice smeraldo dice Colombia, e questo è uno dei tanti fatti bizzarri che si accompagnano alle pietre preziose.
Secondo la “Teoria Tradizionale dei Colori”, il verde è, nella scala cromatica, opposto al rosso. Quindi, un equilibrio cromatico col verde, lo si ottiene unendolo al rosso o, in alternativa, al viola e all’arancio assieme. Sarebbe invece sbilanciata l’unione con il blu e il giallo. (L’unione con incolore, bianco, grigio, nero e marrone, è neutra, in quanto questi sono colori neutri). Secondo queste teorie, è bene che la composizione sia equilibrata, altrimenti le forze interne alle pietre cercherebbero altrove il proprio equilibrio, con effetti che sfuggirebbero al nostro controllo. Noi siamo attenti e rispettosi a tutte queste teorie, e abbiamo più volte espresso il nostro punto di vista su di esse. Ogni tipo di “Conoscenza” è un passo in avanti nel momento della sua acquisizione, e un ulteriore passo in avanti nel momento del suo abbandono.
Siamo quindi contrari a ogni presa di posizione troppo semplicistica (del tipo “tutte storie”), così come ci fanno sorridere atteggiamenti troppo fideistici (come certi insopportabili calcoli di certi astrologi). Noi siamo convinti che l’ “Intuito” sia un dono meraviglioso che l’uomo sta trascurando, e che un buon modo per allenarlo, sia un dialogo con le pietre preziose.
Si sa, i mercanti di pietre sono gente un po’ bizzarra, e bisogna dare retta a metà della metà delle cose che dicono. Inoltre, in simbologia, quando è vera una cosa, c’è molto di vero anche nel suo contrario. Per cui se una pietra può in certi casi generare sentimenti violenti, è tutta una questione di approccio. La stessa pietra, se affrontata nel giusto modo, può generare i sentimenti più dolci e ineffabili.
D’altro canto, se il verde è il colore della vita sulla nostra terra, tutti sanno che la vita non sarebbe vita senza passionalità, ambizioni, desideri, violenza, amore, odio, sogni, un pizzico di pazzia, e tutti i sentimenti possibili, senza censure e senza pregiudizi.

Smeraldo taglio cuore di ottima brillantezza, trasparenza, colore (verde tendente al blu) e velluto, ct 5,21 provenienza Colombia/cava di Muzo. Il taglio a cuore enfatizza la brillantezza e la personalità della pietra.
Quando Nerone guardava il suo tempo attraverso un occhialino di smeraldo, vedeva cose diverse da quelle dell’impostore che gli aveva venduto a caro prezzo un occhialino con uno smeraldo falso (anche se il problema è tutt’ora aperto: c’è chi dice che fosse uno smeraldo buono; c’è chi sostiene fosse fasullo; c’è chi dice che Nerone non avesse nessun occhialino). Comunque, erano cose ancora diverse da quelle che vedeva l’artigiano che aveva molato la pietra, buona o falsa che fosse. Per finire, qualche consiglio. Se volete uno smeraldo, più che al colore o alla pulizia, badate alla brillantezza. Questo consiglio vale ovviamente per tutte le pietre che, per essere “gemme”, debbono, innanzi tutto, brillare.Ma, per lo smeraldo, capita troppo spesso di vedere pietre assolutamente torbide, che hanno più l’aspetto di caramelle alla menta che la realizzazione di un antico sogno. E, ovviamente, consigliamo molta, ma molta attenzione.
La valutazione di uno smeraldo, come per la generalità delle pietre preziose di colore, deve tenere conto di molti fattori, oltre alla bellezza generale della gemma. – La presenza o l’assenza di processi migliorativi del colore o delle caratteristiche interne.Non è detto che le pietre più colorate valgano più di quelle chiare. Una gemma deve innanzi tutto brillare, e se la pietra è troppo scura o torbida, non brilla. – Praticamente tutti gli smeraldi hanno subito un’impregnatura di olio. Questo fatto non deve allarmare. Molti certificati riportano la dicitura “smeraldo impregnato”. Se non specificano altro, non è un demerito per la pietra, ma per il laboratorio d’analisi. Una cosa è dire “Smeraldo impregnato di olio incolore”, altra cosa è dire “Smeraldo impregnato di sostanze colorate”, e altra cosa ancora dire “Smeraldo impregnato con resine o vetri”. L’impregnatura con oli incolori è pratica antichissima, e serve a mitigare le crepe interne, formatesi assieme alla pietra, che si è accresciuta vicino al vulcano, ed è stata estratta con la dinamite. – Provenienza. Quasi nessun certificato indica la provenienza delle pietre preziose. I pochi laboratori che si azzardano a segnarla, usano frasi del tipo: “Provenienza presunta: ...”. Questo perché non sempre è possibile indicare con certezza la provenienza di una gemma. La Colombia è il produttore più rinomato, ma ottime pietre si possono rinvenire in Brasile, Africa, India, Europa, praticamente in tutto il mondo. – La provenienza della pietra deve essere lecita. Oltre a sforzarci per offrire i migliori prezzi, ci mettiamo tutto il nostro impegno per garantire i nostri prodotti sotto tutti i punti di vista. Visitate quindi con fiducia la nostra vetrina. In sede abbiamo un vasto assortimento di pietre. Per quanto non esposto nelle vetrine di questo sito Internet, potete interpellarci direttamente o, meglio, venirci a trovare di persona. Per quanto riguarda la citata “Teoria Tradizionale dei Colori”, pubblicheremo presto un articolo in merito. Un primo approccio lo si può trovare nel nostro libro “Pietre non Ordinarie”, nel capitolo “Colori da scoprire”.

Una goccia di smeraldo eccezionale di oltre 100 carati. Provenienza Muzo.
Scheda tecnica:
Specie: Berillo
Varietà: Smeraldo
Colore: Verde
Composizione: 3BeO.Al2O3.6SiO2
Durezza: 7,50
Peso Specifico: 2,71
Sistema Cristallino: Dimetrico Esagonale
Indice di rifrazione: 1.579=1.585
Birifrangenza: 0.006
Note: Le zone di produzione più famose sono la Colombia, il Brasile, lo Zimbabwe, lo Zambia. Ogni cava ha caratteristiche leggermente diverse dalle altre, sia come indice di rifrazione che colore. Dato il grande valore degli smeraldi, consigliamo la massima prudenza, perchè esistono pietre sintetiche molto ingannevoli. Se nella pietra compaiono piccoli segni bianchi, spesso si mitigano immergendo la pietra in olio tiepido. Dato che è una pietra piuttosto tenera e fragile, si consiglia “consapevolezza” nell’uso.




























