Poesie di pietra – Sassi e farfalle,
ma siamo sicuri che siano così diversi?

Ma non voglio farla troppo difficile. Desidero che le immagini parlino da sole, senza commenti, senza descrizioni scientifiche, senza fini commerciali. Una mia fissazione, da sempre, è stata la ricerca della bellezza nelle piccole cose. I casi della vita hanno portato me a studiare le pietre, e Giampio a studiare le Farfalle. Assieme abbiamo scoperto che hanno moltissime cose in comune.
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico


Ricordo, in università, al corso di Geometria descrittiva, il professore spiegava, in due lavagne diverse, come a certi passaggi matematici corrispondessero leggi geometriche apparentemente slegate fra di loro e viceversa. Era affascinante. Il mondo delle idee, così vicino a quello dei sogni, che si muoveva in spazi rigorosi. Il fatto è che ogni cosa è in qualche modo legata a ogni altra cosa, quindi anche ogni sasso è legato a ogni farfalla. E, se il legame è il colore, se sasso e farfalla sono così vicini, beh, vuol dire che non c’è niente di veramente lontano.
Niente è lontano.
Un’unica armonia
lega ogni cosa.
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Ametista e Apatura ilia
L’invisibile
deve avere una porta
di color viola.
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

presuntuoso Smeraldo e
Tecla del rovo.
Nota: l’Haiku, con cui chiudo la presentazione delle foto, è un poema di tre righe composto dirispettivamente 5, 7 e 5 sillabe
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

bambini, quando le vedono, strillano felici. I raggi del Sole sono pure stati impigliati in questo cristallo di quarzo con inclusioni aghiformi di rutilo, ma gli scienziati non strillano felici. Non sanno spiegare il perché di così tanta bellezza.
racchiusi in un segreto
di sasso e ali.
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Roccia con cristalli di rubino illuminata con luce ultravioletta e Castalius rosimon
Quanto pesa una farfalla? Una zanzara fra tre e dieci milligrammi, una farfalla fra uno e poco più di dieci grammi. Io peso come 10 milioni di zanzare, oppure 50/100mila farfalle. L’equivalente in abitanti di una piccola nazione o di una cittadina. Il volo di una sola zanzara mi rovina il sonno, quello di uno sciame di farfalle, probabilmente non me ne accorgerei. Sei in una foresta di sequoie, tronchi enormi più alti dei più alti palazzi, una vita multiforme che striscia, scava, si arrampica, salta, vola a livello di suolo, di tronco, di rami, di chioma e, ovunque, insidie, meraviglie, colori, forme, profumi, agguati, nidi, parassiti, un’esplosione di vita in armonica competizione. Ogni essere vivente è a proprio agio, tranne tu, soffocato da tanta maestà. Tranquillo, niente morali tipo “bene, abbatto tutto, vendo il legname e coltivo soia che è più alla mia altezza”, no, era per farti immaginare come un insetto vede il mondo. La farfalla si avvicina alla perfezione per silenziosità e minimo spostamento d’aria durante il volo. In questo ambiente, il silenzio è un formidabile strumento di sopravvivenza. Le farfalle hanno anche occhi incredibili. Distinguono colori che noi nemmeno immaginiamo, specialmente fra le radiazioni ultraviolette. In un bosco di sequoie ero piccola cosa, di fronte a una farfalla, sono ancora più piccolo.
Colori in volo,
assurde dimensioni
senza un sol suono.
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Labradorite e Bellargo
Se fosse un video, i colori della labradorite danzerebbero che non li ferma nessuno e, danza oggi, balla domani, i colori sono usciti dalla roccia e sono volati via, facendo finta di essere farfalla. E che bella farfalla! L’anelito alla trasformazione, al cambiamento, a superare i propri limiti è insito nella Natura, in ogni sua manifestazione, in ogni sua energia. I colori del sasso vogliono volare via.
Specchio magico,
volano i tuoi colori
come farfalla.
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Opale arlecchino (Wello, Etiopia), Delias periboea var. wallacei (Bali, Indonesia)
Regole che traggono la loro origine addirittura dal rigore delle emissioni del nostro Sole. Insomma, se metti assieme tutti i colori alla belle meglio, salta fuori un’arlecchinata senza né capo né coda… a meno che… a meno che a preparare questa insalata russa di colori in caleidoscopio non sia la stessa Madre Natura, e lo sa fare contemporaneamente con i fiori di campo, l’opale, la farfalla… e anche i tuoi occhi sono in festa perché, per un attimo, le rigide regole dell’ordinario si sono allentate in un anelito di magia, e ciò che rimane è una danza, una danza che sembra disordinata ma che è fatta di fuoco, luce, ghiaccio, colori, libertà, condivisione, fantasia… e di passione.
Colori in festa
al ballo mascherato
di tutti i regni.
Ricordiamo che l’Haiku è un poema di tre righe, rispettivamente di 5, 7 e 5
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Lycaena dispar e Blenda
Lycaena dispar, agile fiammella rossa che danza zigzagando sul verde della Natura.
Blenda (o Sfalerite), tenera pietra che sembra un tizzone ardente.
Entrambe così fragili, ci raccontano la loro vivacità da prima che l’uomo scoprisse il fuoco. Assieme, ricordano la Fenice che risorge dalle proprie ceneri.
Di rosso fuoco,
il volo e le scintille.
Due meraviglie.
Ricordiamo che l’Haiku è un poema di tre righe, rispettivamente di 5, 7 e 5
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Amore e gesso
Qual è il posto più sicuro e tranquillo per accoppiarsi, se siete una coppia di farfalle?
Ovviamente, la mano di Giampio. Da sempre studioso di lepidotteri, potete stare tranquille che, fra i suoi strumenti di indagine, di spilloni, non c’è n’è nemmeno uno. E le farfalle lo sanno.
La simmetria delle farfalle (Lycaena eurydame) accoppiate è impressionante. Penso che se contassi i puntini cerchiati di bianco, sarebbero in numero uguale e con la stessa disposizione. Cosa rappresentano? Quasi sicuramente delle costellazioni perché, tutto, in questo Universo, è in qualche modo collegato.
Il gesso, raccolto nell’Oltrepò, a Mondondone, pur se corroso all’esterno, evidenzia la propria simmetria interna della geminazione a coda di rondine. Nome strano, ma che indica rigore ed eleganza.
Rigore, colore, simmetria, armonia, bellezza. La stessa matematica lega assieme stelle, sassi e farfalle.
Solo due leggi
per stelle, sassi e vita:
armonia e amore.
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Farfalla Apollo e cristallo di Spinello
C’è poco da fare: le gocce rosse ricordano il sangue. Se poi il rosso è immerso in uno sfondo grigio, neutro, senza altri colori, i mille perché della vita si fanno più pressanti. Perché è così bella e così contraddittoria? Lo spinello, perché è così rosso, se tutto attorno è incolore? Perché si manifesta in un cristallo ottaedrico così rigoroso, mentre tutto attorno è amorfo? E perché la farfalla Apollo, che sembra fatta di polvere grigia, ha quelle macchie così rosse? Lo spinello, durissimo, la farfalla, impalpabile quasi come l’aria, uniti dal colore che pulsa. Perché, quando il rosso è così, per forza che ti emoziona.
Due rossi estremi:
durissimo cristallo,
farfalla in volo.
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Zolfo e Colias palaeno
Il giallo verdolino delle ali è contornato da un sottile bordo arancione, stesso colore delle agili zampe e del ciuffo sopra al capo. L’eleganza raggiunge la raffinatezza con quell’unico puntino bianco in mezzo alle ali. Perché tanta ricercatezza? Perché sta andando a nozze. Ora è posata su di un bel fiore, ma non per banchettare. Giusto un goccio di nettare, perché, oltre che elegante, deve essere anche profumata. Proprio così. Lo stadio adulto del lepidottero prevede ali per convolare a nozze, e fare in modo che tutto il verde pianeta sia rallegrato dal volo delle farfalle. Non mangiano nulla, o quasi nulla, giusto un goccio di nettare profumato. Il loro unico orizzonte è l’amore.
Zolfo. Ha bisogno della furia e delle condizioni estreme del vulcano che, quando esplode, sembra la fine del mondo. Eppure, anche da quelle spropositate violenze e profondità, nascono colori e cristalli e il terreno sarà il più fertile, con i più bei fiori e le più belle farfalle.
Storie d’amore.
Fiori, farfalle, sassi:
è tutto amore.
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Blenda e farfalla
L’arancione si ottiene mischiando giallo e rosso, il verde mischiando giallo e blu. Quindi, il colore dominante di queste foto è il giallo, anche se appare in minima parte. Il perché dei colori nella Natura organica è per evidenziarsi, per mimetizzarsi, per richiamo sessuale, pensa un po’. Ci sono anche altre teorie, che vanno dalla casualità più schizzata, al piacere intrinseco della Natura ad esprimersi con gioia e armonia. La farfalla vive solo per l’amore, il fiore vive solo per l’amore, e il cristallo? Ma la vuoi capire, sì o no, che tutte le leggi delle trasformazioni dell’Energia, dell’Armonia, dell’Evoluzione, sono tutte storie d’Amore? Perché l’Uovo Cosmogonico primordiale, che era tutto racchiuso in un punto, a un bel momento è esploso, passando dall’Uno alla Molteplicità? Perché era stufo della solitudine, e quando un uovo si rompe dall’interno, è la vita che si propaga, ed è per questo che le farfalle e i cristalli sono così belli!
Storie d’amore.
Fiori, farfalle, sassi:
è tutto amore.
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Pepita, bruco e farfalla
L’uovo se ne sta lì, ad aspettare che il tempo e la magica chimica della vita trasformino il suo liquido in un piccolo essere strisciante e ingordo, che pensa solo a mangiare, diventando sempre più grande e con un aspetto terrificante. Avessero le ali, i bruchi sarebbero come i draghi dei sogni degli artisti. A un certo punto, basta cibo. Ora sono colorati, pelosi, strani, gonfi. Per simili draghi non esistono grotte adeguate, così se le costruiscono da sé. Bozzoli, di seta, di cartapesta, che li confondi con l’ambiente, da vistoso che era il bruco, la crisalide è mimetizzata, praticamente invisibile. Che non è mimetizzata, è la sfavillante farfalla che ne esce fuori. Non è diverso solo l’aspetto, niente fame vorace, giusto qualche microgrammo di nettare di fiore, niente peli urticanti, niente mandibole uncinate. Che sia questa la vera natura del drago? I colori e i disegni ci sono, ma non incutono timore, anzi, lo scopo di questo stadio della loro vita è unicamente l’amore. Il bruco aveva peli ostili, ma la peluria della farfalla incute tenerezza. Che sia questa la vera natura del drago? Estremi che si congiungono. La trasformazione, in Natura, ha cammini misteriosi. Questa pepita d’oro voleva diventare drago.
Farfalla o drago?
Cosa sarò domani?
Pepita d’oro?
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Sfera Drago e Limenitis reducta
La vita si manifesta in innumerevoli forme, dimensioni, fantasie, che variano nel tempo, nello spazio, nelle percezioni. Con un così vasto repertorio di animali, insetti, mostri, suona strano che praticamente tutte le civiltà abbiano avuto bisogno, e continuino ad avere bisogno, anche dei Draghi, che appartengono più all’immaginifico che alla realtà quotidiana. Il fatto è che, sapendo sognare, la realtà ordinaria può non bastare. Ed ecco che i Draghi scendono dalle stelle, si mischiano alla storia umana, partecipano ai giochi e alle passioni delle fiabe che i nonni raccontano ai nipoti, nipoti che solo da grandi capiranno che quelle non erano fiabe. I Draghi sono talmente vivi e presenti, che li vedi nelle nuvole, nei gorghi d’acqua, nella schiuma del cappuccino, nelle farfalle in volo, in questa incredibile sfera di agata, disegnata e dipinta da Madre Natura in uno dei suoi molti momenti di giocosa fantasia. Ma guarda questa farfalla! È evidente che che viene dalle stelle, come tutti i draghi, perché tutto è elaborazione della Grande Energia che permea l’Universo.
Draghi e farfalle,
non ci son più confini
fra sogno e realtà.
Ricordiamo che l’Haiku è un poema di tre righe, rispettivamente di 5, 7 e 5
Agata del Marocco lavorata a sfera.
Limenitis reducta. Nella realtà, per farsi fotografare, questa vanitosa farfalla si era posata su di un dito di Giampio D’Amico.
Il testo è di Paolo Severi.

Glaucopsyche alexis su spiga di graminacea e tormalina brasiliana
Glaucopsyche alexis su spiga di graminacea e tormalina indaco brasiliana. Brrrr! Mamma mia che gelo. Per tirarmi un po’ su, metto un disco di Fabrizio De André: “… ai tuoi occhi – il deserto – una distesa – di segatura – minuscoli frammenti – della fatica – della Natura…” Queste parole magiche descrivono perfettamente farfalla, spiga e cristallo. L’incessante trasformazione di Madre Natura agisce sia in dissoluzione, trasformando le montagne in sabbia, sia in costruzione, trasformando la sabbia in cristalli, spighe e farfalle. Ma non è tutto qui. Tutto si trasforma secondo le leggi dell’Armonia, e se noi non approfittiamo del raro dono della consapevolezza che ci permette di godere di queste meraviglie, tanto vale che indossiamo il cilicio e ci fustighiamo reciprocamente all’ora del tè. Il viola (rosso + blu) della tormalina si è sviluppato nel nero buio della grotta sotterranea. Il verde (giallo + blu) di farfalla e spiga, nella bianca luce del sole. Ci sono tutti i colori della Manifestazione, della Vita, dell’Evoluzione.
Giochi di estremi,
un unico orizzonte.
Grande Armonia.
Foto Giampio D’Amico,
Testi Paolo Severi,
Pietra Ori e Gemme

Farfalla e Ocean jasper
C’è chi sostiene che Madre Natura si esprime solamente con la funzionalità. C’è chi invece è convinto che l’intelligenza dell’energia va ben oltre alla funzionalità, e che l’Armonia è una anticipazione delle meraviglie che ci riserverà il futuro. Che poi, essendoci stato un ieri, il futuro è qui e adesso, perché dimmi tu come puoi immaginare farfalle e diaspri più belli di questi. Magari li puoi trovare con una bellezza diversa, ma sempre da rimanere a bocca aperta. Il loro rapporto con il tempo è strano. Il diaspro è fatto per durare nei secoli e nei millenni, mentre farfalle e fiori, con la loro capacità di rinnovarsi, sono fatti per durare per sempre.
Per far volare
i sogni più leggeri,
ci vuole un mondo.

Uovo, uovo fecondato, larva, crisalide, insetto adulto, uova…
Uovo, uovo fecondato, larva, crisalide, insetto adulto, uova… Il ciclo della vita di molti insetti segue questo schema. Funziona alla meraviglia perché, pur potendo produrre uova una sola volta nella vita, ne producono una enorme quantità. Gli animali cosiddetti superiori depongono poche uova, ma più volte. Sovente le uova vanno accudite, e i cuccioli non passano attraverso lo stadio larvale. Poi, i mammiferi. Pochi figli, generalmente non più del numero delle mammelle.
Insomma, il ciclo della vita ha uno schema con poche varianti. I semi vegetali sono di poco diversi.
Sciolgo molto sale in una pentola d’acqua calda, fino a che non si scioglie più. Travaso l’acqua satura di sale in un recipiente trasparente e lascio raffreddare lentamente. La soluzione, da satura, diventa ipersatura, ma non succede niente. Deposito un piccolissimo cristallo di sale nella soluzione. Il granello si ingrandisce quasi a vista d’occhio, con un rigoroso abito cristallino.
È successo qualcosa di simile alla fecondazione dell’uovo.
Quanto pesa uno spermatozoo? In un millimetro cubo di sperma ce ne sono molti milioni, e occupano solo una parte del liquido. Eppure, in essi sono racchiuse tante di quelle informazioni, che ne abbiamo indagato solo la minima parte, il giusto per combinare casini irreparabili. Lo stesso vale per il polline dei fiori. Tieni presente che microbi e batteri possono essere enormemente più piccoli, per non parlare dei virus, che non si sa nemmeno se hanno una dimensione.
Uova e cristalli,
Natura intelligente.
Che meraviglia!
Foto 1 e 2 – Ovodeposizione di – nome – G. D’A. Nel loro ambiente naturale
Foto 3 – Ovodeposizione di – nome – Giordano – Casa delle farfalle – Ambiente protetto
Foto 4 – Minuscoli e scintillanti cristalli di quarzo del Pakistan, rinvenuti in un geode, che è una specie di uovo minerale. – Ori e Gemme

Una farfalla mi ha spiegato perché
Sembra una visita a lontani parenti. I cristalli di smeraldo, così rigorosi nei loro prismi esagonali che si intersecano gli uni negli altri con reciproco rispetto, con quel colore verde così uniforme, e questa bella farfalla che, pur con un colore simile, sembra appartenere a un altro mondo. E, invece, no, perché è la diversità di smeraldo e farfalla che rendono il nostro mondo meraviglioso. Ma guarda la farfalla: sembra dire “Questo verde è bello, mi assomiglia, ma non ha né il mio profumo, né quello dell’erba. Perché gli umani ne escono pazzi? Non è meglio un prato di collina, o la corolla di un fiore?” È che, cara farfalla, noi umani non viviamo come te, immersi in una specie di sogno. Noi, i nostri sogni ce li dobbiamo costruire, a costo di scavare miniere con le mani, pur di trovare pietre di questa bellezza. Tu, farfalla, sei già troppo bella di tuo. “Noi farfalle non siamo in grado di trasportare nemmeno un petalo di fiore, abbiamo in noi tutto ciò che ci serve. Voi umani dovete vestirvi, preparare cibi complicati, non paghi delle vostre mani, costruite macchine gigantesche per scavare miniere ingolositi da questi cristalli. Cercate la bellezza fuori di voi perché pensate di avere perduto la vostra bellezza. Vi incantate a vedere la nostra bellezza, invece di valorizzare la vostra. Le vostre mani possono essere la vostra rovina.”
Verdi distanti
colorano la Terra.
Cristalli in volo.
Testo – Paolo Severi
Foto – Giampio D’Amico

Farfalla e pepita d’oro da record
Una delle fissazioni dell’umanità sono i record che, se visti da un’altra prospettiva, sono i limiti. Il fatto è che ci va stretto di avere dei limiti, allora tentiamo di superarli spingendoli un po’ più in là, vorremmo volare come gli uccelli, nuotare come i delfini, ma ancora non ci basta, e allora inventiamo razzi e astronavi e microscopi che quasi vanno a frugare nelle molecole e telescopi che, comunque, per quanto allarghino certi confini, continuano a dimostrare che, di limiti, ce ne saranno sempre. Comunque, ecco Giampio in compagnia della farfalla più grande del mondo, mentre Paolo si è impegnato a raccogliere minuscole pagliuzze d’oro sul Ticino. Ce ne vogliono più di cinquemila per raggranellare un grammo. È possibile raccogliere pepite d’oro ancora più piccole e, chi lo sa, magari ci sono anche state farfalle grandi il triplo di questa meraviglia. Per la cronaca, la pepita d’oro più grande di cui si ha notizia, pesava più di 70 chili, più di tre milioni di Euro, mentre, la farfalla, è inestimabile.
Il volo e l’oro:
sogni vivi e vibranti
in ogni età.

Rodolite, Tecla del rovo e Asfodelo
Granato rodolite di Sri Lanka, noto anche come Mathara Ruby, perché la sua bellezza compete con i più bei rubini. Il rosso acceso, brillante, vellutato, è una sinfonia di moltissime tonalità di rosso, che vanno dal profondo porpora quasi nero al rosso chiaro quasi rosa, ma sempre e solo nelle tonalità del rosso. Non si mischia con nessun altro colore, anche se la sua formula chimica è di una complessità pazzesca, insomma, parlando di rosso, siamo di fronte a un pezzo straordinario. Il suo colore complementare è il verde che, in questo caso, deve essere opaco, non brillante, e con intensità cromatiche sfumate. Il verde opaco delle ali della Tecla del rovo e il rosso brillante del Granato rodolite, da soli, sarebbero un po’ troppo contrastanti. Come sfondo, petali bianchi dell’Asfodelo. I pistilli arancione completano la generale armonia cromatica.
Ho cercato di dare una spiegazione all’armonia di questa composizione. Pur avendo detto cose corrette, sono stato inutilmente noioso perché, l’armonia, se c’è, non ha bisogno di parole. Asfodelo bianco, Tecla del rovo, Granato rodolite, tre piccole grandi meraviglie dei tre Regni in cui abbiamo la fortuna di vivere.
Sono tre Regni:
pietra, fiore e farfalla.
Che bei colori!
Testi: Paolo Severi
Foto farfalla Tecla del rovo: Giampio D’Amico
Pietra Granato rodolite naturale di Sri Lanka di circa ct 7,00: Ori e Gemme
Note:
– Il granato è una gemma piuttosto comune, ma esemplari di questa bellezza sono rarissimi.
– Tecla del rovo è una farfalla sempre bellissima.
– Asfodelo bianco, fiore selvatico bello come i più bei gigli.

Colori e Verità
Alessandrite russa e Polygonia
Sul perché di questi colori che cambiano se la farfalla sta ferma o se vola, oppure se l’Alessandrite è illuminata da luce a incandescenza o naturale, potete trovare facilmente ogni tipo di spiegazione. L’Alessandrite è una gemma rarissima, ricercata più per il suo strano modo di giocare con la luce, che per la sua effettiva bellezza. E la farfalla, perché a riposo si mimetizza, mentre in volo bla bla? Le risposte, come detto, sono facili da trovare (le farfalle, un po’ meno, ma anche Giampio non è tanto facile da trovare). Verità. Pietre e farfalle che fanno crollare il concetto stesso di “Verità”, perché non ha senso parlare di verità relativa. Una cosa non può essere rossa e verde allo stesso tempo: o è rossa, o è verde. Non può essere un po’ vera e un po’ falsa. Capisci che casino? Dobbiamo quindi rinunciare al concetto stesso di Verità? Ma neanche per idea! Questa pietra e questa farfalla ci fanno capire che non esistono mille verità, ma che tutto fa parte di una unica e assoluta Verità, dinamica e in evoluzione, e che le apparenti contraddizioni si annullano a vicenda. A noi resta il piacere della ricerca, della scoperta, dell’arte e della vita.
Mezza verità,
mezza altra verità,
un gran casino.
Testi: Paolo Severi
Foto farfalla Polygonia c-album (dalla lettera c bianca sul retro): Giampio D’Amico (anche il dito è suo)
Pietra (Alessandrite naturale russa di circa ct 4,00. Foto scattate con luci esasperate per meglio evidenziare il fenomeno): Ori e Gemme
Note:
– L’Alessandrite diventa rossastra in luce a incandescenza perché le radiazioni del vicino infrarosso le fanno emettere luce rossastra che prevale sul verde (in assorbimento). La farfalla a riposo si mimetizza nell’ambiente. È evidente che queste spiegazioni sono molto superficiali.
– Ricordiamo che l’Haiku è un poema in tre righe rispettivamente di 5, 7 e 5 sillabe. Anche questa descrizione di Haiku è molto riduttiva.

Amore – Ditteri in ambra e farfalle
Circa venti milioni di anni fa, una coppia di ditteri si è appartata su di un petalo di fiore, probabilmente una Imenea curbaril. La giornata tropicale è stata calda, i profumi sono intensi e inebrianti, la tensione emotiva per l’imminente momento d’amore è enorme: noi ditteri ci accoppiamo una sola volta nella vita, questo petalo di fiore è perfetto, i nostri sessi si stanno unendo, ma senti che profumo questa resina, forse è un po’ troppo intenso, dai, è questione di ancora un minuto… e la resina li avvolge, il loro momento d’amore, un amore programmato da Madre Natura in miliardi di anni di evoluzione, rimarrà cristallizzato in questo ciottolo d’ambra fino a che Paolo, curioso come solo gli innamorati sanno esserlo, farà rivivere questo momento magico, scrutando l’ambra al microscopio. Se c’è qualcosa di eterno, è l’Amore. E lo sa Giampio che, rendendosi invisibile nei prati pavesi, partecipa al volo magico dell’amore di queste tenere farfalle. Per milioni di anni la loro progenie parteciperà al sorriso di questi prati.
Unione sacra:
tutto il prima e il dopo
in un momento.
Testi: Paolo Severi
Foto farfalla (Pyrgus malvoides): Giampio D’Amico
Pietra (Ambra naturale della Repubblica Domenicana. Foto al microscopio. Il dittero maschio è a sinistra): Ori e Gemme
Note: L’ambra è una gemma strana: o ti lascia indifferente, o te ne innamori che non ne puoi fare a meno.

Gialli pazzeschi – tarassaco e yellow sapphire
Se comincio a parlare del colore giallo, non me la cavo più, quindi preferisco rimandare a una pagina (piuttosto intensa) in cui parlo solo di questo colore. In calce trovi il rimando a quella pagina, dove spiego che il giallo scuro non esiste. Mentre, questo zaffiro giallo, dimostra che esiste eccome: non è arancione, non è marrone, è giallo, ma un giallo che vibra e che vuole andare oltre al giallo. E cosa c’entra il fiore che assomiglia al tarassaco, ma che invece è Inula salicina? È un altro giallo meraviglioso, sicuramente più comune e accessibile del giallo dello zaffiro, ma dura una sola primavera, mentre lo zaffiro giallo è una primavera perenne, insomma, le sintonie cercatele tu, che sono innumerevoli, ma sono più emotive che tecniche. E, alle farfalle, piace posarsi sui fiori colorati e profumati. Degli zaffiri non sanno che farsene. Però, i petali di quel fiore sembrano raggi, così come raggi di luce sono le scintille di questa gemma, mentre il bordo bianco delle ali di questa simpatica Lycaena tityrus sembra indicare che lei, la luce, ce l’ha dentro. Un minuto di silenzio, e osserva queste immagini senza pensare, cercando solo di immedesimarti in esse. Passato il minuto? Non ti senti fortunato a vivere in un mondo con cose così belle?
Giallo del Sole?
Ma non è solo giallo,
è tutti i colori.
Testi: Paolo Severi
Foto farfalla (Lycaena tityrus): Giampio D’Amico
Pietra (Zaffiro naturale giallo di Sri Lanka, circa ct.15): Ori e Gemme
Note:
– Lo “Zaffiro giallo” viene anche chiamato “Corindone giallo” o “Pudmaraga”.
– Per saperne di più sul colore giallo: https://oriegemme.it/pietre-da-leggere/giallo-scuro/
– Ricordiamo che l’Haiku è un poema in tre righe rispettivamente di 5, 7 e 5 sillabe.

Topazio imperiale e Tabacco di Spagna
Colori fantastici! Come mai stanno così bene assieme? Domanda facile, risposta difficile.
I colori sono una cosa meravigliosa, li hanno incasellati in mille scale cromatiche per cercare di capirci qualcosa, personalmente sono un fan della “Teoria tradizionale dei colori”, che è di una eleganza estrema… ma i colori della Natura sono più ricchi e più liberi dei colori delle teorie. Vuoi sapere perché questi arancioni e questi verdi si sposano perfettamente fra di loro? Perché non sono arancioni e verdi. C’è anche un po’ di marrone e di nero, e questo giustifica l’assenza del blu. A questo punto dovrei spiegare che nero, bianco e marrone sono colori diversi dagli altri, il che sarebbe come volere forzare una teoria per farle avere ragione anche quando sono evidenti i suoi limiti. Meglio rilassarsi, entrare nel brillio del Topazio imperiale, partecipare al riposo della farfalla Tabacco di Spagna, inebriarsi del profumo del Giglio di san Giovanni, e ringraziare ancora una volta Madre Natura per i suoi splendidi regali.
Pietra e farfalla,
musica silenziosa,
colori vivi.
Testi: Paolo Severi.
Foto farfalla: Argynnis paphia o Tabacco di Spagna – Giampio D’Amico.
Fiore: Giglio di san Giovanni.
Pietra: Topazio imperiale naturale brasiliano di circa ct 9,00: Ori e Gemme.
Note:
– Il Topazio imperiale è fra le più belle gemme di colore arancio-rosato.
– La farfalla è stata fotografata a Monte Alpe, Menconico, Oltrepò, PV.
– Ricordiamo che l’Haiku è un poema in tre righe rispettivamente di 5, 7 e 5 sillabe.

Cedronella con diamante
Gonepteryx rhamni, in arte Cedronella, con diamante naturale taglio brillante di ct 0,03.
Il gioco consiste nel mettere vicine cose molto lontane. Non c’è nulla di più duro del diamante, ed è difficile immaginare qualcosa che sia più lieve e delicato di una farfalla. La dura pietra incolore gioca con la luce e brilla di tutti i colori, pur essendo figlia del buio di un camino vulcanico di un miliardo di anni fa. La Cedronella, con il suo colore delicato, sembra figlia del Vento e del Sole, petali di fiore capaci di volare giusto per il tempo dell’amore. Il brillante è largo un paio di millimetri. Mi sono divertito a fotografarlo al microscopio, perché il fascino non dipende dalla quantità. La farfalla, basta seguirne il volo finché si posa su di un fiore, e non puoi fare a meno di restarne incantato. Mica ci vogliono grandi discorsi.
Note
La foto della farfalla è stata scattata da Giampio D’Amico nel suo ambiente naturale, nelle campagne pavesi.
Il diamante naturale taglio brillante è stato fotografato e interpretato da Paolo Severi. Pezzi simili sono nella collezione di Ori e Gemme.